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Hai mai pensato di non voler nascere? - incontro con Lucia Zotti e Raffaele Scarimboli

  • Marianna Cuccovillo, Valerio Lisco
  • 18 mag 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Uno degli ultimi spettacoli previsti nel nostro percorso di alternanza scuola-lavoro è stato “Ahia”.

Sul palco Lucia Zotti e Raffaele Scarimboli danno vita ai due protagonisti: l’anziana signora che non vuole nascere e l’impiegato Topo che dalla notte dei tempi si occupa di smistare le anime all’Ufficio Nascite e viene incaricato dal Direttore di occuparsi di quell’anima un po’ capricciosa… Un’anima che a ben guardare non ha tutti i torti: ha saputo infatti che sulla Terra esiste una cosa terribile che prima o poi fa dire a tutti “Ahia!”… C’è chi lo chiama Dolore, chi Fatica, Delusione o Tristezza: comunque, pare proprio che nascere non sia una gran bella cosa. Per questo il Topo promette di togliere tutti gli “Ahia!” dalla valigia che la donna porterà con sé sulla Terra: una vita tutta rose e fiori che però, anche solo a raccontarla, non sta in piedi perché gli “Ahia!” sembrano in agguato ovunque… E così il povero funzionario avrà un bel da fare per far quadrare il racconto, a colpi di trovate esilaranti e buffi sketch, alle prese nel frattempo con la sua attività ordinaria per far nascere ogni tipo di essere, dalle balene agli elefanti, e con un Dodo che cerca in ogni modo di eludere la sorveglianza per nascere nonostante i suoi simili siano estinti … Un vortice di invenzioni irresistibili che prendono forma tra teatro d’attore, bellissimi pupazzi, giochi d’ombre e videoproiezioni, per scoprire con il sorriso sulle labbra che, proprio come accade nelle fiabe, quegli scomodi “Ahia!” sono parte della vita proprio come lo è la felicità.





Lassù… O laggiù… Insomma, in quel luogo dove le anime si preparano a nascere per la prima o per l’ennesima volta, c’è un problema: una piccola anima proprio non ne vuole sapere di venire al mondo. L’Ufficio Nascite e il Signor Direttore le hanno provate tutte per convincerla, ma niente! Possibile? Tutti fanno la fila, si danno dei gran spintoni pur di vedere com’è fatta la Vita… e lei invece proprio non ne vuole sapere. Una donna anziana che racconta dell’essere bambini, della paura del Dolore e delle piccole e grandi difficoltà: la fatica, la delusione, la paura di non farcela, la malattia. E di quel rifiuto, dei piccoli come dei grandi, di affrontare e attraversare tutto ciò che non è piacevole, facile, immediatamente ottenibile, faticoso. Ma soprattutto per raccontare la gioia della Vita. E scoprire che forse, proprio come nelle fiabe, senza quegli scomodi “Ahia!” non si può costruire nessuna felicità.



 
 
 

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Questo blog è redatto dai ragazzi dell'Alternanza Scuola-Lavoro del Liceo Classico Quinto Orazio Flacco di Bari

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